Centro Culturale "Mons. Lorenzo Bellomi"

Cristianesimo all'Est: prima e dopo il Muro

Marta Carletti dell'Asta Scrittrice, ricercatrice presso la "Fondazione Russia Cristiana"
Lunedì 15 novembre 2004 - ore 18.00
Sala del Consiglio del Palazzo delle Poste di Trieste

La dottoressa Marta Carletti Dell'Asta ha riferito al pubblico una ricca testimonianza di cui riportiamo alcuni fra i pensieri più significativi.

Secondo la relatrice, la persecuzione dei cristiani condotta in Unione Sovietica fu la diretta conseguenza dell'ideologia comunista applicata alla società reale: per fare spazio ai valori dettati dal partito, l'uomo doveva essere spogliato di tutti i valori, in particolar modo da tutte le fonti di valori alternative all'ideologia dominante: ciò che principalmente fu avversata dal partito, dunque, non fu la religione in quanto tale, ma la Chiesa, vista come fonte di pensieri alternativi a quelli dettati dal potere dominante.

Per questo, specialmente il clero venne spogliato di ogni diritto, ed eliminato fisicamente.

Nella società sovietica priva di libertà, ciò che si dimostrò come un inizio di cambiamento fu la testimonianza silenziosa - visto che era proibito scrivere e radunarsi publicamente - delle singole persone, specialmente delle persone di fede cristiana, che dimostravano, anche a costo della loro vita, come fosse possibile, rimanere uomini, con idee proprie. Dalla testimonianza del singolo, la società circostante ne rimaneva inizialmente sorpresa, poi affascinata, infine desiderosa di reimpadronirsi anch'essa dei propri diritti e della propria libertà. L'Unione Sovietica è crollata anche così: grazie alla testimonianza di singoli che innanzitutto hanno introdotto una cultura alternativa rispetto a quella imposta.

Dal pubblico sono successivamente seguite alcune domande che miravano ad approffondire meglio i temi trattati.

La relatrice dottoressa Marta Carletti dell'Asta.

Il pubblico nella Sala del Consiglio del Palazzo delle Poste di Trieste.

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